A PROPOSITO DEL DARFUR:
Lettera all’autore:
malberizzi@corriere.it
Scusi, sa,
non vorrei avesse l’impressione che ce l’abbia con lei, per questo ho mandato la medesima mail anche ad una fazzolettata di operatori dell’informazione, cosi’ alla rinfusa, tanto per rinfocolare la fama di rompiscatole che mi sono guadagnato in anni di sana contro-informazione dal Web.
Per dire che vabbè la cronaca di oggi, un po’ all’acqua di rose presa volando di fiore in fiore da fonti abituali, e con l’accortezza di esporre senza farsi male. Ma quando ACCENNA alle onlus a rischio di espulsione, e cita Medici senza frontiere, Oxfam e Save the Children quali testimoni scomodi, non ha l’impressione che alla notizia manchi qualcosa?
Non le è venuto in mente che si poteva avere notizie fresche e di prima mano chiedendo ad Emergency che sul posto ci ha una avanzatissima struttura?
Loro sono a rischio d’espulsione, o no?
E già che c’era non si poteva chiedere a Gino Strada – che fece il giro delle sette chiese televisive per chiedere i fondi per l’iniziativa del Darfur – se dopo aver strillato ai quattro venti che Bashir era un democratico convinto e non un criminale, e che questa opinione era il frutto della cattiva informazione che ne davano i media – ecco, non si poteva chiedere a Gino Strada se oggi – anche sulla base delle decisioni del tribunale dell’Aia – ha cambiato idea?
R.S.V.P.
Alberizzi Massimo A. a me
mostra dettagli 1.34 (6 ore fa)
OK Aldo, bravo mi hai dato un’idea. Comunque le NGO italiane non sono state toccate dalle decisioni.
Però devo riconoscere che è un’ottima idea. Conosco bene Gino e provo a chiamarlo oggi. Ho visitato anche il suo ospedale a Khartoum
Saluti
Massimo Alberizzi
http://www.giornalismi.info/aldovincent
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