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Perù: non si fermano le proteste delle tribù indigene

di Aldo 16 giugno 2009

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Decine di migliaia di peruviani sono scesi in piazza per solidarietà con le tribù della foresta amazzonica contro la Legge della Foresta approvata lo scorso luglio (e momentaneamente sospesa) per adeguarsi alle condizioni imposte dal Trattato del Libero Commercio con gli USA. Il governo sostiene che le norme servono per incrementare e regolarizzare uno sfruttamento sostenibile delle risorse forestali, mentre gli indigeni sanno che questo servirà alle multinazionali per incrementare i loro profitti a scapito delle tribù locali.

La foresta amazzonica è grande quanto l’Europa, confina non solo col Perù, ma con il Brasile, Colombia, Venezuela, Suriname e altri stati. Fin’ora sono stati distrutti 55 milioni di ettari di foresta, un’estensione pari quanto la Francia. Ma le multinazionali hanno anche altri interessi, non solo il legname. Sono stati deviati corsi d’acqua invadendo territori abitati da tribù indigene per l’estrazione dell’oro, dopo il taglio della foresta viene incendiato il fondo per adibirlo a pascolo, nelle acque vengono immesse sostanze altamente inquinanti…
Insomma, occorre tenersi costantemente aggiornati perché il problema è di tutti.

Qui i nomi delle multinazionali che sono proprietarie di un vastissimo territorio:
www.greenpeace.it/archivio

Qui un filmato per capirci di più:

Qui potete vedere la deforestazione con Google Hearth e notizie (purtroppo solo in portoghese, ma si capiscono):
www.globoamazonia.com

MAMMA !
www.mamma.am/

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