Quasi nessuno ha parlato di questo filmato che si riferisce al momento dello scatto della foto ufficiale durante il G20 tenutosi a Washington la settimana scorsa. I politici delle 20 nazioni partecipanti, tra cui anche Silvio Berlusconi per l’Italia, si stringono calorosamente la mano e si danno amichevoli pacche sulla spalla, durante la sfilata per disporsi prima della foto. Ma nessun presidente, nemmeno il nostro Silvio, stringe la mano al Presidente uscente statunitense Geroge W. Bush. Tutti lo ignorano, come se non fosse in fila con gli altri. Neanche lui, comunque, cerca la stretta di mano, conscio probabilmente di ricevere un diniego, ancora più imbarazzante dell’essere ignorato completamente.
Il giornalista della Cnn, Rick Sanchez, che commenta il servizio, associa Bush “al bambino più impopolare della high school, quello che non piace a nessuno” e ricorda come esso lasci la Casa Bianca con un tasso di popolarità inferiore a quello di Richard Nixon, costretto a dimettersi dopo il Watergate.
Il filmato è incredibile ed evidenzia come un politico detronizzato, non contando più nulla nello scacchiere delle alleanze e dei poteri, perde totalmente ogni valore, anche la più elementare dignità umana. Soprattutto uno come Bush, che nulla ha fatto di buono per essere apprezzato. Nonostante tutto ciò il comportamento più increscioso è quello del nostro premier che gira le spalle a quello che è sempre stato il suo miglior alleato politico. Un’amicizia sbandierata in ogni occasione ufficiale ed ufficiosa. Berlusconi non nasconde come sia giustificato e pertinente non considerare più colui che è diventato inutile ai propri fini, non certo perché non in linea con il proprio pensiero politico, ma semplicemente perché diventato un’amico scomodo ed inopportuno. Un atteggiamento davvero signorile.
Questo tipo di segnale di comunicazione si chiama disconferma: non si rifiuta ciò che l’altro dice o fa, ma ignorandolo si rifuta la stessa esistenza dell’altro.
Nel filmato si vede come questo segnale sia inviato a Bush in modo sistematico, coordinato, ragionato e pianificato da tutti. Ma non è l’unico Bush a subire la disconferma. Anche Lula mi sembra ignori volontariamente Barroso e mi pare che “saltino” anche altre strette di mano.
Credo che la disconferma sia il segnale di rifiuto più forte e feroce che si possa mandare nella comunicazione tra persone. E credo ache che per usare la disconferma volontariamente sia debba essere un po’ carogne dentro, altrimenti non ci si riesce.
Nel filmato non c’è nulla di spontaneo è una scelta volontaria. I politici hanno deciso (forse consigliati dai loro consulenti di comunicazione) hanno deciso di mandare questo segnale. Cioè hanno deciso di comportarsi da carogne.
Il bello è che ci riescono benissimo, non provano il minimo imbarazzo nel comportarsi in quel modo nei confronti di una persona che, fino a ieri, era il loro migliore alleto o forse amico.
Gli viene proprio bene. Forse per fare i politici bisogna essere stronzi.
Aggiungo e concludo. Bush è una persona spregevole e merita molto disprezzo. Ma era spregevole anche un mese fa. Eppure, fino a prima della sua uscita di scena, nessuno glielo avrebbe fatto capire in modo così esplicito.
Percio’, non solo stronzi, ma pure ipocriti.
Se i nostri politici li troviamo spregievoli non dimentichiamo che sono un prodotto della nostra società…pertanto…caro Giovanni sei anche tu un po’ spregievole…non ti scordare che chi è al comando non prende scelte personali ma lo fa in funzione di ben altro..sono stufo di sentire lamentele e critiche…sarebbe più aprezzabile che ognuno di noi evitasse commenti e si impegnasse nel costruire un mondo migliore…partendo da casa propria….”no more excuse”..credo che il 99% della popolazione italiana non sia migliore di berlusconi ne dal punto di vista morale ne tantomeno rispetto le capacità e competenze,me compreso.
Caro Fabio, mi piace la conclusione del tuo commento, quando scrivi che non sei migliore di Berlusconi dal punto di vista morale. Ci posso credere, se non altro perche’ scrivi spregIevole. Ma, visto che non ci conosciamo, non capisco su quali elementi ti basi per dire che lo sono anch’io.
Questo fatto mi ricorda la scena di un film interpretato da Totò del 1964 “Il comandante”. Il colonnello Antonio Cavalli va in pensione con il grado di generale Il primo giorno da pensionato si sveglia all’alba, come ogni mattina, e si reca a fare una passeggiata, ma il camion che bagnava le strade, allora non asfaltate, non chiude, come faceva sempre, il getto d’acqua bagnando il generale ora in pensione. Si capisce che il rispetto era dovuto al”grado” non alla persona. Questa scena mi ha da sempre lasciato un senso di tristezza…..al di là di chi fosse il “Generale”