E la febbre del Nilo? Silenzio dei media
La notizia è passata di striscio sull’ANSA e l’ha ripresa in un trafiletto l’Unità solo per farne una smentita. Di fatto c’è un’aera del territorio italiano, e precisamente Venezia, Mantova, Ferrara, Rovigo, Modena, Reggio Emilia e Bologna, dove si sta propagando con velocità inusuale dalle nostre parti (complice forse il mutamento climatico che ha riscaldato l’ambiente). È detta febbre del Nilo, una volta passava dagli uccelli e uccideva i cavalli, assomiglia nel suo decorso al Dengue, e secondo me qualcuno dovrebbe lanciare l’allarme, visto che ci sono già un morto a Venezia, uno a Sassuolo e un caso grave nel Rodigino. Le notizie sono confuse e da verificare ma se fossero vere questa febbre ha fatto più vittime della suina per cui stiamo vaccinando 40 milioni di persone.
E allora come mai, così poca comunicazione? Ti diranno che non è il caso di diffondere inutili allarmismi. Ma se io ti dicessi che per la febbre del Nilo non si è ancora trovato un vaccino efficace e quindi NON C’è NESSUNO CHE HA INTERESSE A DIFFONDERE L’ALLARME?
Dici che penso male?
Sì, ma alle volte a pensar male s’indovina…
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I media se ne sono accorti, ma solo quelli locali. Difatti, a differenza dell’influenza, la West Nile può essere contenuta localmente perché si trasmette solo con la puntura di zanzare infette: un vaccino sarebbe inutile, mentre è molto più efficace la lotta alle zanzare. A Bologna hanno disinfestato un intero quartiere (il San Vitale) quando c’è stato il primo caso.