Ho letto sul blog Metilparaben.blogspot.com un’incredibile storia di obiezione di coscienza che si sarebbe verificata in un noto ospedale romano dove una ginecologa si sarebbe rifiutata di eseguire un Pap test su una paziente perché questa aveva il pube completamente depilato. Il condizionale è d’obbligo perché la storia è talmente inammissibile da non sembrare vera o almeno vorrei tanto sperare non fosse vera. Purtroppo però, visto l’affidabilità della fonte, sono tentata a credere che sia realmente successo e quindi non posso che cercare, con gli strumenti a mia disposizione di diffondere e fare conoscere, il più possibile, la realtà di alcuni nosocomi italiani e di quelli che si definiscono Obiettori di coscienza.
Questa la storia:
La dottoressa ha negato la visita alla signora perché eseguendola avrebbe infranto “non solo l’etica professionale ma anche la morale e la mia coscienza”. Alla richiesta di spiegazioni da parte dell’allibita paziente la risposta sarebbe stata questa “come le ho detto lei è glabra, certamente non a causa di terapie o disfunzioni di alcun genere, pertanto il suo stato non può essere se non indicazione di sue scelte di vita particolari da noi medici obiettori assolutamente inaccettabili”.
A questo punto lo sconcerto della signora si è tramutato in una giustificata rabbia. “Lei mi sta dicendo che si rifiuta di visitarmi e di farmi il Pap Test perché lei è obiettrice? Lasciamo per un attimo da parte tutto quello che penso su un medico obiettore di coscienza, non le sto legittimamente chiedendo la ru-486 che lei sarebbe obbligata a prescrivermi, non le sto legittimamente chiedendo di praticare un aborto, cosa che lei non potrebbe mai rifiutarsi di fare, le sto legittimamente chiedendo (con tanto di pagamento Ticket SSN) di effettuare una visita di controllo su una donna di 41 anni”. Purtroppo anche questi tentativi di ricondurre la dottoressa (chiamarla in questo modo mi costa una certa fatica) alla ragione, come era prevedibile, sono andati falliti.
La signora ha preteso l’intervento di un altro medico o del direttore del reparto. Ma l’arrivo di un altro dottore non ha ugualmente sbloccato la situazione. Queste alcuni delle frasi allucinati proferite da colui che ha fatto il Giuramento di Ippocrate: “… lei è una bella donna, le sue scelte sessuali non ci riguardano, è vero, ma il suo STATO è contro la morale e contro la nostra etica professionale quindi si rivolga ad un altro ospedale”.“senta facciamo così, prenda un appuntamento tra 15 giorni, quando magari sarà più a posto, le assicuro che la visiterò io personalmente”.
Alla fine, nonostante l’intervento del direttore del reparto, disposto controvoglia a fare ‘sto benedetto Pap test, e con il suggerimento di andare da lui in studio un altra volta (a pagamento, naturalmente), la signora si è rifiutata di farsi visitare e se ne è andata.
Io mi chiedo soltanto come sia possibile considerarsi medico quando per ogni sciocchezza, che a proprio parere infrange la morale e la propria etica professionale, si è disposti a negare assistenza ad un malato.
Tutta la storia è su Metilparaben.blogspot.com.
Per una volta mi dispiace lasciare un mio commento su questa notizia, perchè la dicitura “NESSUN COMMENTO” alla fine del testo ci stava bene come nessun altra.
Però scrivere della mia incredulità è più forte di me…sono allibita.
Rabbia e stupore vanno di pari passo.
Incredibile.Ma vero.In Italia.
Ma e’ vera ‘sta storia? A me sa tanto di leggenda urbana.
Sarebbe bello sperare che è una leggenda urbana…ma credo proprio che non lo sia…l’italia è messa da culo, se ne sentono di tutti i colori…e quante ne succedono che però non vengono diffuse. Questa comunque è di una bassezza allucinante.
In un paese dove il papa dice che non è vero che il preservativo serve per combattere l’AIDS, ce ne dobbiamo aspettare di ogni…
… questa storia è davvero tragica, ma come dice qlcn di nostra conoscenza… “Finchè il papa abita qui!” … A proposito delle affermazioni del papa sul preservativo… no comment! Solo Benedetto può affermare che l’unico rimedio all’aids sia la castità!
AIUTOOOO….SENZA PAROLE…
la storia potrà anche essere veramente successa ma spiegatemi l’atteggiamento degli altri due medici intervenuti e il perchè hanno usato espressioni del tipo “prenda un appuntamento tra 15 giorni, quando magari sarà più a posto”? Non capisco che significato abbiano, in 15 giorni non ricrescono i peli.
MMMMMMM credo che manchi qualche dettaglio alla storia raccontata
il punto è questo. non ha importanza se la storia è vera oppure no. il punto è che è verosimile, credibile. io credo che sia questo il vero problema. quando il tessuto culturale e civile di un Paese è talmente gualcito da rendere in qualche modo lecito pensare che una storia del genere sia vera, abbiamo il dovere morale di preoccuparci. perché vuol dire che siamo entrati in un terreno nel quale tutto è possibile.
Crash sono completamente d’accordo con te. Il punto focale della vicenda è proprio questo: una storia del genere nel nostro paese è verosimile ed è qui che risiede tutta la drammaticità della cosa!
Volevo solo segnalare il fatto che ci sono stati degli aggiornamenti sulla vicenda. Sembra che la signora (il cui nome è Laura) stia valutando se prendere provvedimenti.
Tutte le informazioni sono qui
http://metilparaben.blogspot.com/2009/03/obiettori-con-il-pelo-primo.html
e tra i commenti c’è anche la replica della protagonista
Permettete una parola: l’obiezione di coscienza è un atto di civiltà tra i più alti, ma questo non significa che ciascuno sia il campione di principi universali.
La dottoressa in questione è del tutto fuori bersaglio, ma usarla per polemiche di altro segno mi pare, nel medesimo modo, strumentale e fuori bersaglio.
io mi depilo con depilzero a luce pulsata, se mi dovesse succedere qualcosa del genere lo prenderei a pugni