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Dubbi sulla pericolosità delle centrali nucleari

di Aldo 10 marzo 2010

Centrali nucleari

A proposito di nucleare e Chernobyl

La rivista ecologista TERRA aveva messo on line un articolo sul nucleare in cui Simonetta Lombardo scriveva che Greenpeace rende noto un rapporto sulla sicurezza dei reattori d’Oltralpe in cui si evidenzia che abbassare la potenza al minimo (per spendere di meno) rende possibile la stessa meccanica dell’incidente alla centrale ucraina. «Anche noi che abbiamo denunciato tutti i rischi del nucleare siamo sobbalzati sulla sedia», spiega il direttore di Greenpeace Pippo Onufrio. «Secondo i documenti resi noti, nelle centrali Epr ci sono delle modalità operative per alzare e abbassare la potenza dei reattori che possono portare a un’espulsione delle barre di controllo della reazione atomica e quindi a un incidente esplosivo all’interno del guscio. Non solo. Dalle comunicazioni interne della stessa Edf, si evince che in Finlandia, dove si sta realizzando dal 2005 la centrale di Olkiluoto, il governo e l’agenzia atomica non sono stati informati di questa possibilità dalla costruttrice Areva, la stessa che verrà a fare i reattori in casa nostra».
In buona sostanza, se si mettono al minimo i motori della macchina nucleare, si rischia un’esplosione (l’articolo originale, qui:)

www.terranews.it/news/2010/03

Prendo l’articolo e lo faccio girare anche perchè risultano alcuni documenti segretati da Scajola, ma su Facebook mi risponde un ingegnere nucleare che manifesta qualche dubbio sull’articolo. Ecco qui le osservazioni dell’ing. Tommaso Torri :

“Ripeto quello che ho detto: vorrei leggere il documento perché dall’articolo non si capisce granché. L’unica cosa che si capisce è che chi ha scritto l’articolo non è molto ferrato sull’argomento. Le inesattezze sono:

  • “Queste modalità operative sono state introdotte per abbassare i costi di gestione adattando la potenza del reattore alla richiesta della rete” i costi di gestione non c’entrano niente anzi si alzano, i reattori sono fatti così perché è il gestore della rete elettrica che ti impone dei margini minimi di regolazione della potenza;
  • “Secondo i documenti resi noti, nelle centrali Epr ci sono delle modalità operative per alzare e abbassare la potenza dei reattori che possono portare a un’espulsione delle barre di controllo della reazione atomica e quindi a un incidente esplosivo all’interno del guscio” sicuramente non è esattamente così nel senso che non c’entrano niente le modalità operative: l’incidente di espulsione incontrollata di una barra è un incidente altamente improbabile ma che storicamente viene considerato deterministicamente (cioè a priori senza chiedersi più di tanto perchè e come potrebbe avvenire) nelle valutazioni di sicurezza. Inoltre la sequenza incidentale a cui ci si riferisce è sicuramente un ATWS (anticipated transient without scram) cioè non solo si considera un incidente improbabile ma si considera che i sistemi di spegnimento del reattore non riescano ad intervenire evento ancora più improbabile se non addirittura impossibile. Inoltre queste sono valutazioni standard che vengono fatte per qualsiasi progetto e quindi è impossibile tenerle nascoste alle parti in causa al limite si possono falsificare ma non è quello che è scritto nell’articolo.

Vorrei concludere dicendo che quello che è successo a Chernobyl è irripetibile per i reattori occidentali del tipo PWR perchè è proprio diverso il principio di funzionamento (PWR refrigerato e moderato ad acqua in pressione, Chernobyl RBMK moderato a grafite e refrigerato ad acqua bollente; per spiegare nel dettaglio cosa vuol dire temo che ci voglia ben più di un post) e inoltre i reattori occidentali hanno un sistema di contenimento che minimizza la conseguenze verso l’esterno di QUALSIASI tipo di incidente.

Infine una domanda: perchè chiunque senza il minimo titolo può sparare qualsiasi cosa sull’energia in genere e sul nucleare in particolare (sia in positivo che in negativo sia chiaro) e la gente prende tutto come oro colato senza chiedere il minimo di una spiegazione?

Come ho sollevato un dubbio, almeno nel mio primo post non mi sembra di avere sparato sentenze in nessuna direzione, io che un minimo di titolo penso di avercelo, subito mi sono state chieste spiegazioni, per l’amor del cielo legittimissime, ma mi piacerebbe che le cose funzionasero così sempre. Anche perchè la normalità nel mondo è che l’energia nucleare si usa abbastanza diffusamente senza intere popolazioni che scendano in piazza (anzi se si vedono i sondaggi spesso le nazioni più favorevoli al nucleare sono quelle che lo usano di più) e quindi mi sembrerebbe più logico pretendere spiegazioni sul perchè questa forma di energia non vada sfruttata che il contrario.
Per me è sempre un piacere cercare di dare spiegazioni e resto quindi a disposizione per qualsiasi ulteriore dubbio che vi possa venire in mente anche perchè ho la presunzione di voler far cambiare opinione alla gente sul tema del nucleare.

Ah per piacere non scrivete che io sto lavorando per il nucleare ed essendo parte in causa non sono obiettivo o attendibile perchè onestamente mi sembrano molto più invischiate nella faccenda le varie associazioni ambientaliste e poi io parlo per me e non certamente a nome della mia azienda.
Ciao”

da Vincent:
Grazie per le delucidazioni.
Alla tua domanda: “…perchè chiunque senza il minimo titolo può sparare qualsiasi cosa sull’energia in genere e sul nucleare in particolare (sia in positivo che in negativo sia chiaro) e la gente prende tutto come oro colato senza chiedere il minimo di una spiegazione?”
la risposta è di una semplicità disarmante: perchè ha paura.
Un abbraccio

Aldo Vincent
www.giornalismi.info/aldovincent

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2 risposte a “Dubbi sulla pericolosità delle centrali nucleari”

  1. teo musa ha detto:

    E’ comprensibile che gli uomini abbiano paura del fuoco nucleare, come gli animali hanno paura del fuoco.
    Tuttavia non possiamo farci guidare dalle paure, a furia di no non possiamo tornare alle caverne.

  2. Em ha detto:

    Penso che la scienza e la scenza (sce e sci è messo appositamente) siano cose una da bar e l’altra no.
    Ciao

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