Solforoso

Se ne parlò ieri, e qualcuno disse che ormai fa tutto Silvio, è non ha più bisogno di questi volonterosi succedanei. Però oggi imperversano sui nostri quotidiani i Ballon d’essai che erano quei palloncini che si lanciavano prima delle mongolfiere per vedere dove tira il vento e che in gergo giornalistico stanno ad indicare la spazzatura messa in giro dai potenti per vedere l’effetto che fa.

Stiamo qui a ridacchiare della pruriginosa scuola politica del nostro premier che promuove letterine, letteronze, veline, bocchine e farfalline, e pare ci sfugga il carrello dei bolliti che ci sta servendo il PD.

Il meglio di sé però lo dà l’immarcescibile UDC di Casini che, lo dice pure il nome (di Pierfurby non del partito) da Emanuele Filiberto in su non riesce a presentare una faccia degna di questo nome. In pratica, il più pulito ci ha la rogna.

E ci hai voglia a strillare. Quelli i voti li raccoglieranno. Tanti, ma pure quelli che non gli daremo, se li divideranno perché hanno inventato un marchingegno per cui gli scontenti, che rappresentano in percentuale il secondo maggior partito d’Italia, va a finire che servono per la spartizione delle spoglie residue. Pure tu, che te ne esci dal seggio tutto contento per aver scritto sulla scheda; “Andate tutti affambocca” tanto contento non dovresti essere, perché loro si prendono quella massa di vaffambocca e se li dividono in proporzione, un po’ a te, un po’ a me finchè riescono a metterci sullo scranno, la pugnetta, il bollito, l’inquisito, l’orrido, l’impresentabile, la bocchinara, l’odalisca, la tiramisù… tutti coloro cioè che o servono al Pascià per il suo sollazzo, o ai sinistri oppositori per finanziare i quadri del sottogoverno.

E la chiamano Democrazia…

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