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Caso Ebrei di Roma. L'informazione manipolata

di Aldo 10 gennaio 2009

prodotti-israeliani

Ebrei di Roma, un’altra manipolazione di notizie

Se andate su FocusOnisrael.org, senza scomodarvi dal vostro seggiolino, potrete avere la sintesi degli stracci che sono volati in quel di Roma a proposito di un presunto boicottaggio e di una lista di negozi romani gestiti da ebrei, invocato, proposto ma cheddico acclamato dal Sindacato Flaica-Cub cittadino, che ha fatto volantinaggio per le vie della capitale.

Come sempre accade in questi casi, fila di commenti, grida, vesti strappate, il sindaco che va in visita dai negozianti del centro storico, Marrazzo si unisce al coro, Pacifici minaccia denuncia e il TG1 mette insieme un’intervista a Ronchi e Fassino che grida vendetta a Dio e al modo di fare giornalismo…

poi in coda:

Marco Pomarici, presidente del Consiglio Comunale di Roma ha annunciato che, alle 13 si recherà in visita e farà acquisti «nei negozi che qualcuno vorrebbe invece boicottare». Secondo Pomarici «le provocazioni dovrebbero lasciare il tempo che trovano ma, in questo caso, siamo di fronte ad un’aberrazione che non può passare sotto silenzio».

Ciocchetti: proposta inquietante. «Una proposta inquietante – dichiara in una nota il segretario regionale dell’Udc Luciano Ciocchetti – Certi signori dimostrano, con queste iniziative aberranti, di non aver appreso nulla dalla storia».

Zingaretti: proposta infame. Il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti che si è recato questa mattina al Ghetto parla di «infame proposta» dall’«innegabile sapore antisemita che ricorda le pagine più buie della nostra storia e va condannata senza reticenza».

Condanna anche da parte del sindaco Gianni Alemanno che ricorda «agli ideatori di questa pessima trovata che analoghe iniziative sono già state prese nella seconda metà degli anni 30 del secolo scorso e che hanno fatto da prodromo alle Leggi Razziali».

(parla proprio lui…)

Senonchè…

Senonchè, sul blog filo israeliano scrive un giovane che dice, guardate che il volantino che avete pubblicato non è quello che ho visto io, e che vi ripropongo. Infatti si parla di boicottare i prodotti israeliani e nulla più.

Giancarlo Desiderati, segretario del Flaica.Club in un comunicato stampa precisa: “Non abbiamo mai fatto alcuna lista dei negozi appartenenti ad ebrei. Sarebbe una follia irricevibile. La nostra iniziativa – precisa invece – riguarda i prodotti israeliani, una scelta legata al massacro compiuto da Israele nella Striscia di Gaza con l’impiego anche, pare, di distruzioni di massa“.

Ma a nulla valgono le precisazioni e le prove messe in campo: la macchina dell’indignazione si è mossa ed il caso è stato creato ad arte.

Ormai non ci sono più dubbi: “È in atto un antiebraismo strisciante che ci sta conducendo dritti verso il Ventennio

LA NOTIZA IL GIORNO DOPO:

La Stampa:

Indignazione per l’iniziativa di un sindacato dei commercianti. Alemanno: criminali

GUIDO RUOTOLO 9 gen 09

ROMA

Il Messaggero:

Costruisce un articolo citando come fonte l’articolo di Repubblica che era questo:

Roma, un sindacato fa liste di boicottaggio. Non andate nei negozi di proprietà di ebrei

Repubblica — 08 gennaio 2009   pagina 4   sezione: POLITICA INTERNA

ROMA – Liste di negozi da boicottare perché i loro proprietari sono ebrei. Le ha stilate un sindacato autonomo romano del settore del commercio, il Flaica-uniti-Cub, che ha circa 8000 iscritti, e che intende protestare in questo modo contro l’ attacco a Gaza e a favore dei palestinesi. Il sindacato, già promotore di un boicottaggio dei prodotti Made in Israel, nei prossimi giorni indirà volantinaggi davanti ai centri commerciali per indicare quali sono le strade i cui negozi sono in maggioranza proprietà di ebrei, e quindi da non frequentare.

Avete letto bene? La notizia di Repubblica, che riprendeva il Sito ebraico, che è stata citata dal Messaggero e dalla Stampa, parlava di INTENDE PROTESTARE IN QUESTO MODO

Da qui tutto il bailamme.

Amen

www.giornalismi.info/aldovincent

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2 risposte a “Caso Ebrei di Roma. L'informazione manipolata”

  1. walter ha detto:

    Ho cercato, trovato e letto in prima persona TUTTO il materiale in corcolazione in materia, e affermo quindi che è un caso montato di sana pianta e ad arte, il caso mediatico montato contro quel sindacato di base romano colpevole di avere semplicemente invitato i cittadini Romani (e non) a boicottare i prodotti Israeliani,contraddistinti da un numero sul codice a barre.
    Ma ve la vedete voi la Flaica-CUB razzista o politicamante schierata a destra o a sinistra ?
    Chi non conosce la storia della CUB ?
    Ora destra e sinistra (i nostri politici) sembrano accomunati a stracciarsi le vesti e pronti a mettere alla gogna mediatica, chi ha avuto solo l’ardita idea di cercare uno strumento civile e di pressione, utile a mettere in difficoltà in campo Internazionale il governo Israeliano.
    Perchè di questo si trattava, non certo di un attacco, razziale o religioso al popolo Ebreo !
    In realtà, pare però che viga un divieto a toccare il dolente tasto, ovvero a toccare concretamente Israele; pare che nemmeno al portavoce del Papa sia stato consentito di sostenere che Gaza è il più grande Lagher (campo di concentramento) a cielo aperto della storia e pare anche che al governo di Israele tutto sia consentito, pare anche che sia li per caso e che faccia quel che fa, senza responsabilità alcuna di coloro che il voto, in Patria, devono pur averglielo dato.
    Come non tenere in giusto conto infatti anche della responsabilità di chi in Patria o fuori Patria, sostiene Israele anche nelle sue azioni più nefande quale che è il massacro di donne e bambini a Gaza, cui tutti stiamo assistendo.
    Fortuna vuole che non tutti gli Ebrei in Patria o fuori Patria la pensano così.
    E allora W ogni gesto della loro ribellione !!!
    Non è infatti giusto fare di tutta l’erba un fascio, e molti quindi si attenderebbero che i negozianti ebrei, coloro che si sono sentiti “tirati in ballo” pur senza colpa personale alcuna, coloro che non condividono l’operato del governo di Israele, per protesta contro il massacro di Gaza, tirassero giù la saracinesca dei loro negozi, o molto più semplicemente esponessero paramenti a lutto quale gesto di solidarietà con chi (altrettanto non colpevole) non subisce SOLO il boicottaggio delle proprie merci, ma muore o vede morire massacrati i propri cari, i propri figli …

    Popolo Ebreo di Roma, date un segnale al Mondo, ltro che accanirsi contro il sindacato Flaica !!!

  2. eli ha detto:

    Il sindacato Faica-Uniti-Cub (ma qualcuno l’ha mai sentito?), ha espressamente proposto di boicottare gli acquisti nei negozi gestiti da ebrei, collegandoli ai fatti di Gaza. Che poi abbia corretto il tiro a causa delle reazioni di sdegno che sono seguite, specificando che la proposta di boicottaggio era limitata alla merce di fattura israeliana, è un’altro discorso. Spero che ci siano iniziative da parte della Procura della Repubblica, magari “stimolate” dalle prese di posizione delle istituzioni sull’argomento: Zingaretti, in visita al ghetto, ha sottolineato la valenza antisemita di una simile proposta, che rimanda agli albori delle leggi razziali.

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