Sgarbi e la notizia
La Repubblica pubblicando questo video che vedeva Sgarbi contestato ad Agrigento:
(2 gennaio 2009)
Sgarbi, contestato, si infuria
Agrigento, l’ex ministro inveisce contro alcuni dimostranti: “Ci hanno aggrediti e chiusi in una stanza”
Che per chi non si va a leggere l’articolo già il titolo è ingannevole perché fa sembrare Sgarbi la vittima della violenza.
C’è da sottolineare poi il colpevole ritardo con cui Repubblica (a me risulta la sola) ha pubblicato la notizia della contestazione, e solo dopo che il video è girato per il Web, dopo che Beppe Grillo ci ha messo sopra il suo carico da dodici, che Ricca ci ha messo del suo e che su vari Forum sono apparsi i link che smentivano l’affermazione di Sgarbi: “Non ho mai dato dell’assassino ai giudici” e che portavano direttamente alle sentenze, una di condanna e la seconda poi prescritta dalla Cassazione dopo due gradi di condanna per aver calunniato Caselli.
Notare che il ragazzo gridava: “Viva Gianfranco Caselli, viva il pool antimafia” e una massa di sepolcri imbiancati, se ne stava lì inerte, pallido, impaurito a vedere questi tre figlioli mentre mettevano in pratica i dettati di quella Costituzione che altri vorrebbero cancellare…
Mah, mi chiedo se non si fosse mosso il blog, se la notizia sarebbe mai apparsa in Italia…
Qui:
Segnalato dal blog di Piero Ricca : www.pieroricca.org
sono Giuseppe Gati’, 22 anni, il contestatore di Vittorio Sgarbi ad Agrigento. Vi allego un breve resoconto della serata.
Con alcuni amici l’altro giorno mi sono recato presso la biblioteca comunale di Agrigento per contestare con volantini e videocamera Vittorio Sgarbi. Ci siamo soffermati su due punti in particolare: la condanna in via definitiva per truffa aggravata ai danni dello stato, e quella in primo e secondo grado, poi andata prescritta, per diffamazione del giudice Caselli. Dopo quasi due ore di ritardo ecco che arriva, in sala la gente rumoreggia e fischia. Subito dopo aver preso la parola, naturalmente con qualche volgarità annessa, inizia la nostra contestazione. Nel video non si vedono o sentono certe cose. Sono stato subito preso e spintonato da un vigile, mentre qualcuno tra la folla mi rifilava calci e insulti. Sgarbi, prima chiedeva che venisse sottratta la videcamera alla mia amica, e dopo cercava lui stesso di impossessarsene.
Ma è importante sapere cosa succede dopo. I miei amici vanno via perchè impauriti, mentre io vengo trattenuto dai vigili. Si avvicina un uomo in borghese, che dice di appartenere alle forze dell’ordine e cerca di perquisirmi perchè vuole la videocamera (che ha portato via la mia amica). Io dico che non puo’ farlo e lui mi minaccia e mi mette le mani addosso. Arriva un altro personaggio, e minaccia di farmela pagare, ma i vigili lo tengono lontano. Dopo vengo preso e portato in una sala appartata della biblioteca, dove la polizia prende i miei documenti e il telefonino. Chiedo di vedere un avvocato (ce n’era addirittura uno in sala che voleva difendermi), per conoscere i miei diritti, ma mi rispondono di no.
Mi identificano piu volte e mi perquisiscono. Poi mi intimano di chiamare i miei amici, per farsi consegnare la videocamera, ma io mi rifiuto. Arriva di nuovo il presunto appartenente alle forze dell’ordine in borghese e mi dice sottovoce che lui dirà di esser stato aggredito e minacciato da me. Non mi fanno parlare, non mi posso difendere. Dopo oltre un’ora e mezza mi dicono che non ci sono elementi per essere trattenuto ulteriormente, mi fanno fermare il verbale di perquisizione e mi congedano con una frase che non posso dimenticare: “Devi capire che ti sei messo contro Sgarbi, che è stato onorevole e ministro…”.
Aldo Vincent
http://giornalismi.info/aldovincent
bravo Giuseppe… sei stato coraggioso ed io da siciliano mi vergogno… del silenzio e dell’ignoranza del popolo siciliano …. che subisce angherie e non sa riconoscere i diritti che gli spettano da cittadino … ed è abituato dalla società a non conoscere neanche i doveri.
Ma purtroppo è difficile che cambi qualcosa … io almeno nella mia vita trascorsa qui in sicilia non ho visto cambiamenti significativi… anche perchè quei piccoli progressi che nel tempo alcuni eventi avevano provocato(vedi falcone e borsellino), passati gli anni … sono stati dimenticati… anzi la mafia adesso .. agisce in maniera più intelligente … anche perchè personaggi più intelligenti … politici furbi…magistrati corrotti… etc. etc. hanno saputo costituire un intreccio ancora più robusto e corrotto di prima…
Si’, salta all’occhio quella pletora di sepolcri imbiancati la’ seduti, che sembrano mummificati. Ma non ti preoccupare, sarebbe potuto capitare ormai in qualunque sala italiana di qualsiasi provincia.
Ormai siamo assuefatti…
A.V.
vi stimo….
Ciao, sono Alessia, la ragazza che ha filmato la contestazione. Volevo ringraziare Aldo Vincent e chi come lui ci ha aiutato a diffondere il video e le parole di Giuseppe che raccontano quello che è sfuggito alle nostre telecamere. Volevo precisare che in quella sala, oltre alla “massa di sepolcri imbiancati” c’erano anche giornalisti; in particolare un cameraman di una tv locale (si presume teleacras) era nella posizione ideale per filmare l’aggressione da me subita da parte di alcuni tirapiedi (o presunti tali) di Sgarbi e successivamente da lui in persona, per sottrarmi la telecamera, ma di questo video naturalmente non si ha nessuna traccia.
Grazie ancora ragazzi.
Non deve finire qui… magari la prossima voltà saremo 40 invece di 4.
E’ arrivata adesso la notizia della morte di Giuseppe Gatì. Sono sconvolta…
1.se una persona è stata condannata per truffa allo stato, questo non deve pendere come una spada di damocle sulla sua testa ogni volta che si appresta a parlare.
2.l’unica contestazione a priori che si poteva muovere a sgarbi era quella inerente al suo ritardo.
3.maleducato gatì che non ha lasciato parlare il relatore, prima lo lasci parlare poi lo contesti.
la contestazione a priori è solo pretenziosa.
4.tanti gatì muoiono ogni giorno con meno gloria di lui.
RISPOSTA AL Comment di giuseppe — 7 febbraio 2009 @ 12:18
Giuseppe il tuo intervento è quanto mai fuori luogo, è morto un UOMO di 22 anni, forse come di pochi ce ne sono…le tue considerazioni adesso sono inutili ,soprattutto difendendo il RELATORE dal maleducato…
Il relatore non è sgarbi e il maleducato non è Gati’ bensi’ l’esatto contrario….
Gati’ disse quello che io non avrei avuto il coraggio di dire,e mi ha dato qualcosa.
Giuseppe, sei un meschino, vergognati