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A Roma riunione della Fao per il problema mondiale dell’acqua

di Aldo 22 gennaio 2009

siccita

60 Paesi discutono a Roma i problemi mondiali dell’acqua

ROMA – Si riuniscono da ieri fino a Venerdì prossimo presso la sede della FAO di Roma i delegati di sessanta Paesi per discutere un piano d’azione globale sulla gestione delle risorse idriche.
L’incontro è la terza di riunione ad alto livello che servirà per preparare la conferenza ministeriale del V Forum mondiale dell’acqua che si terrà a Istanbul (Turchia) tra il 16 e il 22 marzo ed è il più grande evento internazionale su questo problema.
(Questa nota la copio da un comunicato dell’organizzazione delle Nazioni Unite)

Secondo il Consiglio Mondiale dell’Acqua, un organismo che si riunisce ogni tre anni, il più grande rischio da affrontare la gestione di acqua sono la crescita della popolazione e l’espansione delle città, gli elementi che portano ad una maggiore pressione sulle risorse idriche così come lo sviluppo industriale e il cambiamento climatico.

Secondo il Vice Direttore Generale della FAO Alexander Müller, la grande sfida del mondo agricolo è quello di “produrre più cibo per una popolazione in crescita in modo più efficiente utilizzando limitate risorse idriche“.

In una dichiarazione, la FAO sottolinea che, dal momento che l’agricoltura consuma circa il 90 per cento di acqua dolce a livello mondiale, aumentando la produttività agricola può rilasciare un significativo volume di acqua per altri usi, quindi un calo di uno per cento uso agricolo si tradurrebbe in un aumento del 10 per cento la sua disponibilità ad altri settori.

Inoltre, il dibattito su l’acqua aiuta a risolvere i numerosi aspetti dello sviluppo, tra cui la sicurezza alimentare, la riduzione della povertà, la sostenibilità ambientale, l’energia pulita e di igiene urbana, secondo la FAO.

Il Forum mondiale dell’acqua fornirà inoltre il materiale per le successive riunioni internazionali come il G-8, la Commissione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile (UNCSD) e la Convenzione quadro sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite (UNFCCC).

Dai nostri quotidiani, nessuna notizia, ma della porcellina del Grande Fratello e delle sue tette ormai so tutto, forse più della madre che l’ha fatta. (Senza forse, a leggere le cronache).

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Una replica a “A Roma riunione della Fao per il problema mondiale dell’acqua”

  1. aldo.vincent ha detto:

    Giuseppe Civati ci fa sapere:

    In questo istante, sono passate con il voto unanime dell’aula le modifiche alla Legge 26 per quanto riguarda il servizio idrico integrato. Una vittoria di tutti quelli che si sono dati da fare per comporre i contrasti e le divisioni, nati a seguito della presentazione di un referendum sostenuto dal 10% dei Comuni lombardi.

    I Comuni chiedevano, in particolare, che venisse data loro facoltà di scegliere se separare la gestione e l’erogazione del servizio, o se mantenerle unite (l’obbligatorietà della divisione tra gestione ed erogazione era prevista dalla 26 e successive modificazioni), per poterle gestire eventualmente in house.

    A questa richiesta è stata data risposta, concedendo questa facoltà a società patrimoniali partecipate in misura largamente maggioritaria dai Comuni di un ambito che così scegliessero di procedere, nel rispetto del principio del rapporto analogo.

    I Sindaci si sono detti soddisfatti, anche perché è stata accolta anche la richiesta che non vi possa essere alcuna partecipazione privata nelle società patrimoniali costituite a livello di ambito territoriale per il servizio idrico. Per il Partito democratico, il superamento del referendum è una buona notizia, non solo e non tanto perché il referendum costa e costa molto (ritieniamo in ogni caso più importante l’istituto democratico rispetto alle risorse che servono per esercitarlo), ma perché se non si fosse arrivati ad un accordo sarebbe stato il fallimento della politica. E’ un giorno albo signando lapillo, perché se la Regione lavorasse sempre così, non ci sarebbero molti dei problemi che, ahinoi, quotidianamente registriamo.

    A cominciare dalla legge dei parchi, che domani torna in commissione e dove le premesse sono radicalmente diverse. Per quanto riguarda l’acqua, oltre alla difesa della proprietà pubblica delle reti, va ricordato che è necessario procedere in un percorso di razionalizzazione e semplificazione, insomma di efficienza che è ancora molto lontano dall’essere raggiunto anche nell’innovativissima Lombardia.

    martedì, 27 Gennaio 2009-

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